Sinossi *: Diego Marani torna sui luoghi della sua infanzia e adolescenza; al suo paese, Tresigallo, e scrive una sceneggiatura che è un canto d'amore e di nostalgia per una terra che c'è ma che al tempo stesso è perduta, e solo può darsi nel ricordo e nel sogno a occhi aperti: ed ecco allora delinearsi, inquadratura dopo inquadratura, il profilo di un paese che lui da sempre porta sotto la pelle: le strade dritte e le piazze tonde, l'ipnotico disegno geometrico dei viali piastrellati, i portici illuminati dal sole, l'impercettibile senso del sacro di cui ogni cosa è permeata, le pedalate felici in bicicletta nel silenzio vitreo e nebbioso della campagna. E infine, la consapevolezza che finché le ruote della bicicletta girano, si è salvi, e ancora detentori di un segreto, quello di una terra antica in cui si radica un altrettanto antico orgoglio.