Sinossi *: Il documentario realizzato a febbraio 2018 in Mali tra l’antica città di Timbuctù e la capitale Bamako, testimonia lo straordinario rapporto di rispetto e protezione che, oggi più che mai, lega questo popolo del deserto a un patrimonio di tutta l’umanità messo in pericolo dall’oscurantismo fondamentalista. Gli antichi manoscritti, centinaia e centinaia di migliaia di tomi conservati da secoli nelle biblioteche di Timbuctù, sono stati trasportati a dorso di mulo e su piroghe fino a Bamako, mille chilometri più a Sud, per essere salvati dalla furia distruttrice dell’integralismo islamico.
Nonostante una situazione instabile e insicura, gli abitanti di Timbuctù continuano a difendere gli antichi manoscritti e con essi la cultura della città. A cinque anni dall’intervento armato francese contro Al Qaeda nel Maghreb Islamico che nel 2012 ha occupato il Nord del Mali, questo inestimabile tesoro di testimonianze scritte, torna a essere sfogliato dalle pazienti mani degli abitanti di Timbuctù. Come quelle del professor Hamou e di Boubakar, l'ultimo calligrafo della città.
Tutto è scritto è anche la narrazione di uno spaccato della vita di una città dove l'Onu e l'esercito francese garantiscono una fragile pace, minacciata dalla presenza jihadista e dai narcotrafficanti che controllano il deserto.
Nelle immagini di chiusura del documentario di Marco Pavan, la felicità e la speranza con il ritorno delle musiche, bandite per sei anni, del Festival au Désert tornato a far sentire le sue note.
Note:
Con, in ordine di apparizione: Mahamane Mahamodou Hamou, El Boukhari Ben Essayouti, Alpha Ben Essayouti, , Najim Boubacar Sadek, Aliou Haidara, Baba Moulay Bashir, Abdel Kader Haidara, Boubacar Diallo, Vieux Farka Touré.