Sinossi *: Nella percezione generale, l’autistico viene immaginato come un giovane savant: un genio dalle caratteristiche prodigiose, abilissimo nel fare calcoli e dotato di qualità artistiche nascoste, silenzioso e sfuggente. Non solo, si pensa sempre a loro come “bambini”, negando il fatto che possano crescere, avere una vita sessuale, compiere attività “normali” e adulte. Tutto questo è diventato oramai uno stereotipo talmente radicato da far passare sotto silenzio un dato inquietante: dopo i 18 anni, le persone autistiche scompaiono dai radar. Che succede di loro, e delle famiglie? Quale strano e perverso fenomeno fa sì che quei bambini e bambine, ragazzi e ragazze speciali possano poi diventare, da un momento all’altro, invisibili?
"Invisibili" è un film documentario sull’Autismo, raccontato da Pierluigi Frassineti, sceneggiatore e padre un ragazzo autistico, e da Mariagrazia Moncada, regista e anche lei zia di un bimbo autistico. Il documentario si sviluppa attraverso la testimonianza delle famiglie che sono il protagonista collettivo della storia. La narrazione intreccia le vicende personali in un percorso diacronico che declina la vita di una persona autistica durante le fasi salienti del suo farsi, dalla diagnosi alla maturità. Non è un racconto neutrale, ma un film che sta dalla parte delle persone autistiche e dei loro congiunti, che sceglie di non enfatizzare questa o quella teoria sull’autismo, né desidera affrontare i presunti effetti delle vaccinazioni o qualunque altro tema attorno al quale si accendono dibattiti inutili e spesso dannosi, per concentrarci invece sulla condizione di padri, madri, sorelle e fratelli che si trovano a confrontarsi con un presente faticoso e un futuro pieno di incognite. Il tema del dopo di noi è presente trasversalmente nella storia ed è l’argomento che sottende tutto il film- documentario, che si conclude con un modello positivo: quello di genitori che si sono uniti per dare risposte concrete ai bisogni delle persone autistiche.