Sinossi *:
Dalla serie “I am” la storia di Vida, nata a Tehran negli anni ’80.
Vive a Bruxelles dove disegna, dipinge e monta i cortometraggi che gira di nascosto quando rientra in Iran, dove si reca una volta l’anno: in questo episodio non mostriamo il volto completo dell’artista e non riveliamo il suo cognome, al fine di non comprometterla ogni qualvolta faccia ritorno a Tehran.
“Sono nata durante la guerra, sono stata concepita durante la guerra. E’ per questo che sono sempre in tensione…perché sono stata concepita nella tensione. Come si può avere un animo calmo dopo tutto ciò, non è possibile.”
Fin dall'inizio degli studi artistici Vida ha basato il suo lavoro sulle ossessioni politiche ed artistiche che hanno caratterizzato la sua formazione.
Quasi ogni giorno ha usato una macchina fotografica per scattare foto dello schermo del computer portatile usato per navigare in internet, alla ricerca di notizie sull’Iran e per parlare su Skype con la sua famiglia e gli amici rimasti a Tehran. Ha iniziato ad utilizzare queste foto per creare le sue opere in diverse versioni: vida lavora con strumenti diversi quali installazioni, foto e video. I suoi lavori sono basati principalmente su idee come la censura, autocensura, filtri, doppia identità, immigrazione e, infine, gli effetti di vivere in un paese che limita la personalità dei cittadini. Recentemente si sta su documentari narrativi video e sta prendendo un master in cinema



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