Sinossi *:
Il paesaggio di un parco fluviale sospeso nella quiete. Tra le anse verdeggianti si aprono radure in ombra mentre le foglie degli alberi più alti splendono contro la luce del sole. Si sentono richiami e canti di uccelli mentre il Ticino scorre frusciando leggero quando lo si sente da dentro il bosco, molto più intenso se lo si avverte dalla riva o dall’interno del letto petroso. Lo sguardo percorre la radura senza mai poter abbracciare l’insieme degli elementi e il loro divenire continuo in una stessa immagine. Il gesto di filmare è essenziale per cogliere l’insieme percettivo di un luogo. Tutto attorno non c’è presenza umana ma di tanto in tanto, tra le foglie, spuntano oggetti d’uso domestico forse dimenticati nel tempo, una piccola anfora, un piattino decorato. L’artefatto irrompe nella natura come a suggerire che anche il paesaggio, in fondo, è una costruzione.

Cast


Soggetto:
Gaia Giani

Sceneggiatura:
Gaia Giani

Montaggio:
Maresa Lippolis

Fotografia:
Pierluigi Laffi


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