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NATALE COL BOSS - Il ritmo giusto del cinepanettone


Volfango de Biasi dirige il film di Natale della Filmauro. Di nuovo in squadra con Lillo e Greg, riesce a proporre un film ancora più riuscito rispetto a Un Natale Stupefacente andando ad integrare il gruppo degli interpreti e arricchendo con trovate a volte geniali la sceneggiatura. Con Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Giulia Bevilacqua, Peppino Di Capri e gli stessi Lillo e Greg. Al cinema dal 16 dicembre


NATALE COL BOSS - Il ritmo giusto del cinepanettone
"Natale col Boss" diretto da Volfango De Biasi
È il miglior film di Natale quello targato De Laurentiis. Come lo scorso anno affidato a Volfango De Biasi in regia, ma soprattutto a Lillo e Greg, fantasisti capaci di offrire giocate geniali ai compagni e di finalizzare con frequenza loro stessi. Metafore calcistiche che ci stanno tutte in questo "Natale col Boss", pensato e scritto in maniera nuova da sceneggiatori che non hanno bisogno di giustificare tutto con il solito "è lo specchio dell'Italia" ma che fanno della fantasia e del non-sense la loro cifra stilistica e che, soprattutto, non considerano gli spettatori come degli idioti ai quali bisogna suggerire ogni cosa.

Lo spunto sembra banale ma si sviluppa in maniera divertentissima: il boss della camorra viene smascherato e decide allora di cambiare faccia. Rapisce due chirurghi plastici milanesi, li porta a Napoli e li costringe a trasformare la sua faccia in quella di Di Caprio. Ma i dottori, Lillo e Greg, sono due cialtroni, capiscono male e gli rifanno il volto identico a quello di Di Capri, Peppino Di Capri.

Da quel punto tra fughe, scambi di persona e la parallela storia di due poliziotti che cercano il boss (Francesco Mandelli e Paolo Ruffini) il film non si ferma un momento, sostenuto dalle gag di Lillo e Greg, dalle demenziali situazioni di Mandelli e Ruffini, dalla bravura degli altri interpreti come Giulia Bevilacqua o Michela Andreaozzi (bravissima nei panni di una cliente dei chirurghi completamente "rifatta"), e anche dalla disponibilità dello stesso Peppino Di Capri nei panni di se stesso e in quelli del boss, il quale, dopo un po', comincia a gradire la dolce vita del cantante famoso.

Di Biasi gestisce tutto con maestria e ritmo, dimostrando di aver acquisito maturità anche rispetto al film della scorsa stagione. Un plauso agli sceneggiatori: lo stesso Di Biasi, Alessandro Bencivenni , Francesco Marioni, Tiziana Martini, supportati dalle evidenti situazioni e battute di Lillo e Greg.

Un film di Natale diverso che supera di slancio i Pieraccioni, i Boldi e i De Sica rendendoli chiaramente obsoleti e proponendosi come momento di possibile riinascita di un cinema più intelligente, legato alle persone piuttosto che a una presunta "fotografia della realtà".

16/12/2015, 08:42

Stefano Amadio