Sinossi *:
In Sicilia, a Caltanissetta, Giuseppe Romano a 90 anni continua a svolgere senza sosta e con sorriso la sua professione di Lustrascarpe, o meglio, come direbbe lui in dialetto siciliano, di "Lustrinu". Nonostante ormai i clienti siano davvero pochi, il signor Romano quasi tutte le mattine si presenta nel suo negozio a cielo aperto nella piazza della sua città, e aspetta paziente e con cordiale sorriso il prossimo paio di scarpe su cui lavorare fino alle 12:00. Ciò che colpisce del signor Romano è l'immensa passione che dedica al suo mestiere da molti anni. Avrebbe potuto smettere di presentarsi la mattina presto con gli attrezzi del mestiere e il suo chioschetto ambulante molto tempo fa, ma tutto ciò è molto più di un semplice lavoro. In un certo senso ciò che il signor Romano fa da quando era un ragazzino di 13 anni fino ad oggi è un vero e proprio sacrificio dedito all'arte. Tutto ciò che viene svolto manualmente dall'uomo, in maniera artigianale, trasmette una passionalità che nessun tipo di macchinario tecnologico potrà mai raggiungere. Quando delle cose vengono realizzate con amore la fatica è minima. Forse è proprio per questo motivo che il signor Romano continua ancora adesso, alla sua età di 90 anni, a presentarsi, come da una vita a oggi, in piazza con il suo grembiule, il suo negozietto e i suoi cari attrezzi. Il contesto nel quale il signor Romano opera è il centro storico di una città siciliana che, pur provando a rimodernizzare il suo territorio, non dimentica per nessun motivo le sue radicate caratteristiche: le tradizioni culturali, il paesaggio mediterraneo invidiato da tutto il mondo e le tante preziose storie di uomini e donne siciliani, che, come il signor Romano, arricchiscono il patrimonio di una terra amata, odiata, abbandonata, desiderata, violentata. Una terra che entra dentro chiunque abbia l'onore di farle visita.

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