Sinossi *: Film-saggio in prima persona che racconta la formazione cinematografica dell'autore a partire dai tempi della Scuola di Cinema, frequentata negli anni Settanta insieme a Silvano Cavatorta, con la volontà di mettere in relazione quegli inizi fervidi di lotte e pulsioni con un'idea di cinema ancora praticabile. Un percorso umano e artistico che prende la forma di un dialogo emotivo tra materiali girati all'epoca, altri provenienti dal Collettivo Cinema Militante, e filmati di repertorio montati e intercalati tra loro e con riprese girate ex novo. Nel film, oltre al ricordo di intellettuali e critici che hanno costituito importanti punti di riferimento (Pietro Bianchi e Giuseppe Turroni, Franco Fortini e Luciano Bianciardi), e alla scoperta di registi dallo sguardo personale e innovativo (Ivens, Cassavetes e Kenneth Anger tra gli altri), c'è la testimonianza di un periodo storico in cui, anche nel cinema, lotta politica e cultura underground andavano a braccetto verso un'impossibile utopia di rivolta.