Sinossi *:
«Non tutti i luoghi sono abitabili, non tutti i corpi sono vivibili. Non esiste il bene, non esiste il male... esiste solo la natura. Questo luogo è una macchina perfetta. L'uomo non lo può abitare. Per il suo corpo, inadeguato, quell'acqua è veleno».
Un uomo procede lento verso il centro dialisi. Il cielo si fa plumbeo, l’aria intrisa d’acqua, la città si appesantisce, i corpi rallentano e vacillano.
Che sia la dieta di un dializzato o il livello di un canale, l’equilibrio è incerto e si basa sul controllo dell’acqua.
Dialisi sistematica, gestione del peso, dieta minuziosa. Monitoraggio degli impianti, analisi idrometriche, vasi comunicanti.
L’acqua preme sotto la pelle e ristagna sulla terra, si insinua nei tessuti, satura l’aria. Tra annegamento e siccità, tra reni e terreni, vene e canali, tra meccanica idraulica e medicina. Uomo e Natura restano in bilico.
Ma su cosa poggia il nostro equilibrio?



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