Sinossi *: L'attore romano si concede volentieri a delle interviste televisive, come quella del maggio 1977, durante il premio Angelo Rizzoli ad Ischia, per Paolo Cavallina del Tg1, con cui comincia il documentario. L'attore ha appena votato contro "Io sono un autarchico", il film di un giovane cineasta romano, Nanni Moretti: secondo alcuni, da questa bocciatura trae origine la celebre battuta del suo "Ecce Bombo", "Te lo meriti Alberto Sordi". Pochi giorni dopo Sordi parte per Cannes con "Un borghese piccolo piccolo", il film che per i critici rappresenta "la pietra tombale della commedia all'italiana", il genere cinematografico che ha in Sordi il volto più emblematico da 25 anni. La televisione Rai, in questa fase cruciale, sarà per Sordi determinante: sta infatti cominciando, con Giancarlo Governi, a progettare la sua "Storia di un italiano", che verrà trasmessa dal 18 marzo 1979.
Nel documentario sono presenti contributi pregiati e poco noti come un servizio girato sul set del film "Un borghese piccolo piccolo", diretto da Mario Monicelli e scritto da Vincenzo Cerami, ritrovato nelle Teche Rai. Altri materiali particolari proposti in puntata sono la fotografia che ritrae Alberto Sordi alla sua prima partecipazione televisiva, ad "Arrivi e partenze" (1954), insieme al conduttore Mike Bongiorno; uno sketch della prima trasmissione radiofonica da titolare, "Vi parla Alberto Sordi", del 1948/49; un duetto con Paolo Villaggio da "Formula Uno" del 1971/72. I servizi TG di Carlo Mazzarella del periodo 1959-1966 sono mostrati per la prima volta e commentati da Tatti Sanguineti.
Il documentario della serie "Italiani" è arricchito dalle testimonianze di Pippo Baudo, Walter Veltroni, Giancarlo Governi (autore di "Storia di un Italiano"), Tatti Sanguineti (autore de "Il Cervello di Alberto Sordi"), il giornalista e studioso di cinema Alberto Anile (autore di "Sordi Segreto") e Paola Comin, ufficio stampa di Sordi dal 1993 alla scomparsa.