Sinossi *:
Fin dal nome, che l’artista cambia agli inizi degli anni ’70 in Alighiero e Boetti, la figura di Boetti è un continuo gioco di specchi, che coinvolge l’uomo e l’artista, il sud e il nord, l’ordine e il disordine, necessità e caso, spirito e materia. Alighiero e Boetti realizza i suoi capolavori con l’intento di mettere al mondo il mondo, e ci riesce: grazie al fatto di essere allo stesso tempo sciamano e showman.
A più di 25 anni dalla morte, Alighiero e Boetti. Sciamano e showman prova rendere la vitalità del pensiero, l’intelligenza velocissima e la grandezza dell’opera di un artista che ha saputo rendere il quotidiano oggetto dell’arte e veicolo di bellezza. Muovendosi tra testimonianze di famigliari, storici dell’arte e artisti, immagini di repertorio e le coloratissime opere, il documentario ripercorre la breve e folgorante parabola artistica di Boetti: gli inizi contrassegnati dall’adesione al movimento dell’Arte Povera, il grande fermento creativo degli anni ’70 in cui nascono i suoi capolavori, il successo arrivato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 e la postuma consacrazione tra i grandi. Il documentario riprende uno dei procedimenti più iconici di Boetti: la quadratura utilizzata nei suoi famosi arazzi. Grazie alla grafica animata, le 16 lettere del nome Alighiero e Boetti diventano 16 parole chiave che scandiscono i capitoli del documentario.



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