Sudestival 2025


Sinossi *:
Anda e Torra, in sardo significa andare e tornare. Ghorba è invece una parola araba-maghrebina che descrive un sentimento di estraneità: l’essere stranieri in un altro paese e al contempo l’esilio e la nostalgia di casa. Le storie qui raccontate fanno la spola fa la Tunisia e l’isola della Sardegna, ma investono anche altri luoghi, la Sicilia, la Francia e alcuni paesi dell’Africa sub-sahariana. In una trama fatta di temporalità diasporica, che si dipana fra partenze, approdi e ancoraggi, fra ripartenze o ritorni e nuove appartenenze, più o meno forzose, i protagonisti, principalmente italo-tunisini ma anche originari dell’Africa a sud del Sahara, raccontano al presente della loro vita. Raccontano con spontaneità regalandoci anche momenti d’intensa intimità il loro percorso di vita personale e familiare, i loro spostamenti e quelli dei loro avi fra una riva e l’altra del Mediterraneo. Parlano di luoghi in cui sono nati o di luoghi dove non vivono più. Altri raccontano di luoghi da cui provengono i genitori o i lori avi, e che hanno visitato almeno una volta nella vita, mantenendoli nel cuore. Parlano anche di convivenza e di legami con la rete trans-mediterranea della loro famiglia allargata.
"Anda, Torra e Ghorba" si sviluppa in sei stanze principali con le storie dei protagonisti (clip video e podcast), raccontate fra Tunisia, Sardegna, Francia e altrove. Tre Dialoghi realizzati a Tunisi, alla Goulette e a Cagliari con studiosi o testimoni di queste vicende: ci accompagnano alla comprensione dei contesti storico-politici, geografici o sociali narrati, che transitano fra la metà dell’800 (con le prime migrazioni degli italiani in Tunisia) e gli anni 1950-60 con il “rientro” più meno forzoso delle loro famiglie in Italia o altrove, in conseguenza dell’indipendenza della Tunisia, per arrivare al giorno d’oggi.



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