Sinossi *:
Il documentario di Giangiacomo De Stefano e Mauro Bartoli, sostenuto della Film Commission Emilia-Romagna e dalla Legacoop di Imola, ripercorre l’avventurosa vita di Andrea Costa per capire cosa resta nella memoria collettiva dell’insegnamento politico di questo grande personaggio.
Le cooperative sono un grande lascito, così come la scelta di accettare la via parlamentare al posto di quella insurrezionale di anarchico. La famosa “Lettera agli amici di Romagna” segna questa rottura, che non sarà solo personale, ma diverrà quella di tutto il movimento operaio italiano, che abbandonerà progressivamente l’impostazione rivoluzionaria.
Una scelta arrivata dopo tentativi falliti di insurrezioni e una vita fatta di scelte anticonformiste, come testimonia la storia d’amore con Anna Kuliscioff, mai sfociata nel matrimonio, istituzione che come testimonia la corrispondenza con Garibaldi, cercò addirittura di far abolire per legge.
Di Andrea Costa parlano studiosi come Renato Zangheri, Angelo Varni e Giuseppe Tamburrano, anarchici come Massimo Ortalli, personaggi politici come Fausto Bertinotti, Giuliano Amato e il Sindaco di Forlì Roberto Balzani.
Accompagnate dalla voce fuori campo dello scrittore Pino Cacucci, queste testimonianze insieme ad altre, cercano di ricostruire a tutto tondo la vita ed il pensiero di una delle figure più importanti della storia del nostro paese.



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