Sinossi *: Giosuč, un bambino di 11 anni rimasto solo in un ovile intorno a Nuoro, č testimone involontario di un furto di cavalli, commesso da tre balordi del posto. La madre, ignara che il figlio possa essere in pericolo, decide di andarlo a riprendere il giorno dopo. Il contadino derubato si fa dire sotto minaccia da Giosuč il nome dei ladri. Una volta raggiunti, i tre malviventi, costretti a rendere la refurtiva, decidono di vendicarsi di Giosuč e tornano alla fattoria per dargli una lezione. Il bambino spaventato non č in grado di difendersi dalla furia incontrollata dei tre. Alla fine Flores, il pił crudele dei delinquenti, gli taglia la gola con un pezzo di bottiglia. La madre arriva assieme a Oreste, l'altro figlio di 14 anni, sul luogo del delitto, ma č troppo tardi: Giosuč č gią morto dissanguato. In paese tutti capiscono chi ha compiuto il barbaro omicidio, ma nessuno parla. Il parroco invita la madre al perdono, mentre la polizia le dice di cercare lei stessa le prove degli assassini. Durante la festa di carnevale, Flores viene ucciso da un colpo di pistola. Qualche tempo dopo, sul banco degli imputati del tribunale dei minori, Oreste č accusato di aver sparato a bruciapelo a Flores. Il ragazzo tuttavia viene assolto per non aver commesso il fatto. In realtą a sparare č stata la madre, piena di rimorsi e dolore, per aver lasciato Giosuč da solo nell'ovile. Una vendetta privata che, perņ, grazie all'omertą dei testimoni, non viene raccontata nelle aule del tribunale.