Sinossi *: Le campane di Bargecchia, fuse con il bronzo e con gli oggetti preziosi che la gente del paese gettò nella colata affinché il loro suono fosse più puro, care a Puccini tanto che il Maestro ne riprodusse il suono nella "Tosca", salvate durante la seconda guerra mondiale dalla requisizione tedesca grazie alla caparbietà del Parroco e dei paesani che non volevano rinunciare a quel legame con la memoria del Maestro Giacomo Puccini, oggi rappresentano un simbolo per il paese e una tradizione da conservare e tramandare alle generazioni successive. La tradizione che vuole che le campane di Bargecchia vengano ancora oggi suonate a "fune", con la forza delle braccia e della passione. Una passione che si respira nel paese di Bargecchia e che si "ascolta" nel doppio solenne che il gruppo Campanari Giacomo Puccini ancora oggi suonano come un tempo.
Lo stesso doppio che il maestro Puccini ascoltava un secolo fa quando si recava in paese per una visita agli amici o quando cacciava nel lago di Massaciuccoli e l'eco delle campane di Bargecchia si spandeva nella valle. Lo stesso doppio che oggi può essere ascoltato recandosi a Bargecchia in occasione di cerimonie solenni e feste paesane.