Sinossi *:
Angelo, il Maresciallo, Tony e Sergio sono operai ormai in pensione che vivono in Barriera di Milano da quand'erano ragazzini e ogni sera, dopocena, si ritrovano sotto casa con altri amici del Comitato Spontaneo di Quartiere. Si salutano, scambiano le solite battute di rito sulle mogli a casa davanti alla tv e partono a caccia di spacciatori.
Nel corso della serata si fanno sempre più aggressivi e cominciano ad insultare ogni nero che incontrano: “Se è negro e ha il cellulare vuol dire che spaccia!”, affermano convinti. la loro è un ronda un po' insolita, senza teste rasate né anfibi né spranghe, solo capelli bianchi (pochi) e chiacchiere da nulla sul tempo e i nipotini. L'obiettivo però è lo stesso delle ronde più tradizionali: “Vogliamo ripulire il quartiere dai negri spacciatori”, dicono.
Per i ragazzi della PSA (Puro Sangue Africano, un gruppo hip hop formato da alcuni ragazzi neri del quartiere) Barriera di Milano è una realtà più complessa e senza dubbio problematica, ma nello stesso tempo una periferia vivace e ricca di iniziative. I testi delle loro canzoni raccontano di sbirri, droga, razzismo e discriminazione, ma anche dell'amore che hanno per la loro Barriera.
JB, la mente del gruppo, si sta diplomando al serale e fa volontariato ai bagni pubblici di via Agliè, dove gestisce una sala prove gratuita per i giovani e dà una mano a organizzare le serate culturali aperte alla cittadinanza. Con J Superstar e Ben (gli altri due componenti della PSA) si ritrova spesso ai giardinetti per una session di freestyle improvvisato con altri ragazzi del quartiere.
E' da queste due prospettive che muove il racconto: l'una (anche e soprattutto per motivi anagrafici) statica e chiusa, totalmente immersa in un passato mitizzato e incapace di decifrare il presente; l'altra con scarse prospettive ma dinamica e piena di voglia di fare, solo in apparenza indifferente ai problemi di una periferia “difficile” come è Barriera di Milano. Due posizioni che loro malgrado si confrontano, in uno scambio che non è solo generazionale ma tipico di un momento in cui valori consolidati vacillano, in parte travolti dalla dismissione dell'industria e dall'immigrazione.

Cast


Soggetto:
Rossella Schillaci

Sceneggiatura:
Rossella Schillaci

Musiche:
Daniele De Luca

Montaggio:
Fulvio Montano

Fotografia:
Irma Vecchio

Suono:
Mirko Guerra

Produttore:
Rossella Schillaci

Organizzatore generale:
Giulio Pedretti

FOTO


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