Sinossi *: “Battipaglia 1969” vuole raccontare la giornata del 9 Aprile 1969, quella della rivoluzione a Battipaglia. Siamo durante gli anni tempestosi e tumultuosi delle rivolte operaie e studentesche e anche in un piccolo centro del salernitano, che sembra lontano dai tumulti delle grandi città, si manifesta per i diritti di studenti e lavoratori. E la chiusura di due grandi aziende - la manifattura di tabacchi e lo zuccherificio - offrono il pretesto per buttarsi nella rivolta. La manifestazione si snoda per le vie della città, scortata da uomini della Polizia e dei Carabinieri. Arrivati in Piazza della Repubblica i manifestanti decidono di sfidare i limiti imposti dalle forze dell’ordine. Giunto alla stazione, il corteo si è trasformato in una folla di gente esasperata: si impossessano dei binari mentre poliziotti e carabinieri stanno a guardare. Fino all’ordine da Roma: bloccare e rimuovere la protesta in qualunque modo. Lacrimogeni, idranti, sassi. Lo scontro diventa duro e violento e tutti i battipagliesi si sentono coinvolti, tanto da scendere in strada per aiutare i feriti. Due i morti: un’insegnante e uno studente. L’eco della rivolta di Battipaglia arriva fino a Roma, tanto che le due fabbriche riaprono. L’episodio diventa simbolo di un sud sempre in bilico tra il piccolo miracolo economico e la minaccia della disoccupazione.