Sinossi *: Bolzano. Il ritrovamento di un cadavere costringe Eva, una giovane e rampante Pubblico Ministero di cultura tedesca, a lavorare fianco a fianco con Paolo, un ispettore di origini italiane, nato e cresciuto in città. Eva e Paolo incarnano gli stereotipi della propria cultura e tradizione, in una Bolzano all’apparenza divisa: da un lato i tedeschi, precisi, rigorosi e benestanti; dall’altro gli italiani, chiassosi e calorosi. Ma è davvero così? La frequentazione coatta porterà Eva e Paolo a scoprirsi diversi da quello che pensano, diventando una solidissima coppia investigativa mentre danno la caccia al "Mostro di Bolzano": uno spietato assassino seriale che si è macchiato di sei omicidi, vittime di lingua tedesca, colpevoli (secondo lui) di aver trattato gli italiani come inferiori. E proprio nel tentativo di catturare l’omicida, tre anni prima, Paolo aveva perso la gamba e la sua compagna e collega, Giovanna. Per Paolo catturare l’assassino è ormai un’ossessione e una questione personale. Anche Eva ha un’ossessione, quella di dimostrarsi degna di suo padre: Gerhard Kofler, ora in pensione e prima alla guida della Procura di Bolzano e per il quale quello del Mostro è stato uno dei pochi casi che non è riuscito a risolvere. Eva e Paolo facendo squadra riusciranno non soltanto a risolvere il caso, ma anche a superare le reciproche ossessioni, guarendo dalle loro (all’apparenza) insanabili ferite interiori.