Sinossi *: Un film su “Za” scrittore, pittore, direttore editoriale, operatore culturale, oltre che cineasta, che fonda sulla lunga esperienza di Lizzani come regista e come storico del cinema e che al tempo stesso nasce anche dai ricordi personali, da una frequentazione che l’autore ha avuto con Zavattini, richiede, per la ricchezza delle angolazioni offerte dalla sua personalità, un impegno complesso di “messa in scena”. La struttura del racconto si articola tra riprese originali nei luoghi della formazione, testimonianze di attori, amici e collaboratori, testimonianze dello stesso Zavattini, via via citando sequenze dei film.
Un “ritratto” di Zavattini permette al pubblico internazionale di percorrere a tutto campo la storia stessa del cinema italiano, dagli anni ‘30 agli anni ’70. E di svelare i tanti misteri di quella stagione neorealista – che ha reso universalmente noto il nostro cinema, ma che affonda le sue radici già negli anni antecedenti alla guerra e prolunga la sua ombra e i suoi riverberi su tante opere dei decenni successivi.
Solo la personalità complessa a volte contraddittoria, provocatoria addirittura, di Zavattini ci fa capire meglio quella coesistenza di fantastico e realistico che è una delle peculiarità di tutto il Neorealismo e non solo dei film scaturiti dal sodalizio De Sica / Zavattini.
Nella formazione di Zavattini, scrittore, pittore, cineasta, sono decisive le esperienze innovatrici italiane ed europee in campo letterario e pittorico, degli anni venti e trenta. Come è noto, la cultura fascista ufficiale non riesce a occultare del tutto i movimenti protagonisti del Novecento. Del resto il movimento fascista ha vissuto una coesistenza profonda col futurismo e con tanti fenomeni di Avanguardia che in Europa sono diventati protagonisti.
Ma gran parte dell’opera di Zavattini è rimasta sulla carta. Il suo rammarico è stato sempre quello di essere “in ritardo” sui grandi temi posti dalla società in conseguenza della complessità e della lentezza dell’Industria Cinematografica. Questo e altro sarà egli stesso a raccontarlo e motivarlo a scansione narrativa del documentario.
Note:
Il documentario contiene:
- clip dai film di Vittorio De Sica: 'Sciuscià' (Dear Cinestudi); 'Umberto D' (Mediaset); 'Ladri di biciclette' e 'Miracolo a Milano' (Multimedia S.Paolo)
- Cinegiornali liberi di autori vari (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e democratico);
- dalle Teche RAI: 'La Veritàaaa' di Cesare Zavattini; 'La 'follia' di Zavattini' di Ansano Giannarelli; 'Incontri con Cesare Zavattini' di Fabio Carpi; 'Speciale Cesare Zavattini' di Renzo Ragazzi; 'Ligabue' di Salvatore Nocita; 'Zavattini e... Van Gogh' di Luciano Emmer
Realizzato in collaborazione con l'Archivio Zavattini e la Regione Emilia Romagna