Sinossi *:
Inverno 1999/2000. I sobborghi di Padova, nel Nord-Est d'Italia. Flavia, una parrucchiera, sta chiudendo il negozio dopo 43 anni di attività. Ha 61 anni. Ha lasciato la scuola quando ne aveva 11. Ha fatto la parrucchiera da sempre.
Si sta lasciando dietro una clientela di anziane donne a cui ha fatto i capelli per anni secondo un ritmo di appuntamenti regolari. Conosce ogni singolo capello delle loro teste. Le anziane donne attraversano la strada. Rischiano di essere investite. La strada provinciale è molto trafficata. Dall'altro lato di strisce pedonali sbiadite si può vedere l'insegna "Parrucchiera Flavia" in bianco sulla saracinesca rossa. C'è una grossa parete a vetri sul davanti e le altre parti sono foderate in similpelle. 40 metri quadri con un bagno nel sottoscala.
Alle sette di sera dell'ultimo giorno, nel negozio è buio. Flavia è sola. Livia, la sua assistente, è già andata a casa. Una lampada fioca illumina le mani di Flavia mentre mette a posto piccole e grandi forbici. Le sue mani sono tutte rovinate, coperte di strane screpolature parallele alle ossa delle dita, annerite dalle tinte. Alla fine Flavia chiude il negozio che non riaprirà più. Chiusura è un film dei vecchi tempi. Ma anche molto più di questo. Intorno al negozio di Flavia, riempito dalle chiacchiere quotidiane delle sue vecchie clienti, vive la periferia di una piccola cittadina italiana. Una squadra di calcio femminile, una stazione radio privata, un piccolo circo.

NOTIZIE 'Chiusura'



Note:
Con "Chiusura", Alessandro Rossetto continua la sua ricerca cinematografica, ormai nota e riconosciuta internazionalmente, sul Veneto contemporaneo. E ritorna nella sua città d’origine, Padova, per raccontare la chiusura del vecchio negozio della parrucchiera Flavia, nella periferia Sud della città. Con la chiusura, il film racconta di tutto il piccolo/grande mondo del quartiere che circonda il negozio e di Flavia, che termina la sua attività dopo 45 anni. Il negozio, un piccolo circo itinerante, una squadra di calcio femminile: nell’intreccio fra gli ultimi giorni di vita del negozio e il quartiere circostante si fonda la delicata narrazione di "Chiusura". Narrazione che ha l’andamento libero e imprevedibile della vita reale e che ci accompagna nella quotidianità profonda ed inedita dei personaggi e dei luoghi.

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