Sinossi *:
Nella vita puoi cambiare partner, religione o partito politico, ma la fede calcistica è una delle poche cose che non cambierai mai. Il tifo è appartenenza. È rito. È qualcosa che resiste al tempo, alle delusioni, alle tentazioni. Gli Ultras non sono comuni spettatori di una partita di calcio, ma tifosi che vivono un territorio per loro sacro: la Curva. Una sorta di non-luogo che prende il concetto di stratificazione sociale e per novanta minuti lo sovverte: il medico è accanto all’operaio, l’artigiano spalla a spalla con l’avvocato o con il tifoso “VIP”. C’è chi nella vita di tutti i giorni fatica a trovare un’identità e chi, pur avendone una, desidera perderla almeno per il tempo di una partita. Su quei gradoni sono tutti uguali, tutti fratelli, e insieme diventano un’entità autonoma all’interno dello stadio. Per loro quel senso di appartenenza è un’eredità tramandata di generazione in generazione, di padre in figlio. Da qui il titolo del documentario, che esplora il mondo delle Curve e degli Ultras, fotografando gli aspetti sociologici e antropologici del tifo calcistico in quanto collante tra esseri umani, legame indissolubile che va oltre ogni cosa e unisce persone così tanto diverse, ma accomunate dalla stessa passione. È supporto per la propria squadra del cuore, ma è anche fratellanza, emozioni, sacrifici, gioie e dolori.



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