Sinossi *: Cuba 2017, c’era una volta Ernesto e questa volta non si tratta del Che, ma di un barbiere di appena 15 anni. Impegnato nella sua personale ‘rivoluzione’, Ernesto fa della sua vita una piccola apologia della libertà: apre il suo negozio per crearsi un futuro. Questo spazio diventa un luogo d’incontro, un club per soli uomini che il “barbero” gestisce con virtuosa intraprendenza, sagacia ed ironia. Alle sue mani, già straordinariamente esperte, ma pur sempre puerili, si affidano gli abitanti del piccolo villaggio di Bauta, scenario decisamente lontano e nascosto dai più noti circuiti turistici. Una “yuma” (straniera) difficilmente può accedere a questi luoghi, universi autonomi immersi nella più ampia e sincretica realtà della isla, ma attraverso lo slang “ribelle”, la voce del protagonista ci fa assaporare una storia di ingegno e povertà, di necessità ed arte.