Sinossi *:
Per una ragione misteriosa ogni individuo sulla terra è immobile. Di cera. Sono tutti vivi, respirano, comunicano con gli occhi, ma sono fermi. Osservano i giorni passare insieme alle stagioni. Agli anni.
Rimangono sempre uguali, esistendo senza vivere.
Fillide è una giovane scrittrice. Nella sua città è la sola a potersi muovere. Vive con la nonna. Anche lei di cera, come il resto delle persone che circondano Fillide. Scandisce le sue giornate imponendosi una normalità che appare come un vago ricordo. Si aggrappa al fatto che può essere ascoltata da chi ama; leggendo gli sguardi trova il senso della sua esistenza. In un giorno uguale agli altri, accade qualcosa di straordinario. Entrata a frugare in una casa rimasta aperta, Fillide incontra un ragazzo.
È Leonardo. Anche lui scrittore. Riesce a muovere le dita. Non è tutto “perduto”. I due iniziano a parlare con l’ausilio di una vecchia macchina da scrivere. Si trovano. Per non lasciarsi.

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