Sinossi *:
Il 50 % degli edifici italiani sono stati costruiti tra il 1946 e il 1981. Di questi il 53% sono edifici isolati da altri edifici, ovvero sono case, mono o plurifamiliari. La gran parte di queste ville o villette, per quanto non ci siano a riguardo dati statistici, sono state disegnate dai geometri. Legati per consuetudine e struttura mentale al territorio in cui esercitano,questi geometri sono stati abili a interpretare e a volgere in pratica i desideri e le esigenze dei loro committenti, anch’essi legati al luogo di origine. Dopo secoli e secoli di “architettura di Stato” spesso legata al potere e composta da case basiche ed essenziali di città, campagna e di montagna,divampò l’anarchia edilizia, con splendidi e confortevoli bozzoli per la felicità dei loro protetti. Belle o brutte villette? Sicuramente uniche e con grande espressione di “joie de vivre”. Belle anche per un turista inglese che stupito da tanto colore e vivacità, considerò: “Noi inglesi, delle case così divertenti, non saremmo capaci di farle”.

Cast


Soggetto:
Giacomo Gili

Sceneggiatura:
Giacomo Gili

FOTO




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