Sinossi *: Stromboli, Sicilia. Kristin Linklater, insegnante di voce e text coach, conduce un gruppo internazionale di 15 attori in un percorso di esplorazione delle proprie voci e di alcune storie dalle Metamorfosi di Ovidio nella versione in lingua inglese di Ted Hughes (1997). E’ la prima fase di un processo che porterà alla creazione di uno spettacolo ("Metamorfosi - 7 storie da Ovidio", da presentare agli abitanti dell'Isola). L'isola di Stromboli, un vulcano in attività, fa da sfondo e da interlocutore: le voci degli attori e le storie di Ovidio, inevitabilmente intrecciano un dialogo con il fuoco, l'acqua, il vento, la sabbia nera e le rocce. Un paesaggio in costante mutamento, nella continua metamorfosi dei suoi elementi.
Gli attori e le loro voci cambiano in risposta agli stimoli che gli provengono dall'isola, dalla tecnica Linklater e dalle immagini contenute nei testi delle 7 storie. Mentre il regista vigila e assorbe, per dare in seguito forma intellegibile e comunicativa a quanto viene messo in gioco.
Il tema del film è in fine la metamorfosi; d'altra parte non è proprio in quest'ambito che si muove l'attore, per mestiere? Nella metamorfosi, nella trasformazione...
Note:
Kristin Linklater giunse negli Stati Uniti nel 1963, in seguito ai pressanti inviti di numerosi attori americani che si recavano al LAMDA (a Londra), negli anni in cui lei vi insegnava. Tutti le dicevano che il tipo di lavoro sulla voce che Iris Warren e lei portavano avanti era allora sconosciuto negli USA e sarebbe stato di inestimabile valore per la formazione degli attori americani. Così, quando Kristin Linklater arrivò a New York, sentì di arrivare al posto giusto nel momento giusto. La mattina del suo primo risveglio negli USA cominciò con una telefonata di Elia Kazan: avevano bisogno di lei al nascente Lincoln Center. Fu così che il previsto soggiorno di sei mesi si trasformò in quarant'anni di prolifica attività. I testi di Stanislavsky, il Group Theatre e l'Actors'Studio di Lee Strasberg, avevano fatto avanzare gli americani nell'esplorazione psicologica ed emotiva, ma li avevano indotti a trascurare lo sviluppo di tecniche appropriate per affrontare una crescente quantità di produzioni teatrali (dai classici all'avanguardia). Quando gli attori americani si rivolgevano a degli insegnanti che li aiutassero, dovevano spesso fare i conti con delle modalità di insegnamento ancora legate agli anni venti. A Londra, invece, nello stesso periodo, si erano sviluppate delle tecniche che aiutavano l'attore a trasformarsi in uno strumento organicamente comunicativo. Questo movimento trovò la sua origine nel lavoro di Jaques Copeau e si affermò con Michel St. Denis e Litz Pisk con la Scuola dell'Old Vic. Lo spirito di questa scuola leggendaria giunse alla London Academy of Music and Dramatic Art con l'arrivo di Michael MacOwan che, nel 1954, inserì nell'actor training l'insegnamento di Iris Warren. Quando nel 1963, Kristin Linklater decide di trasferirsi in America per creare il suo studio di training vocale, il lavoro sulla voce si era, negli anni, andato evolvendo al punto da trovare un elemento di contatto con i metodi americani. Il linguaggio che Kristin Linklater aveva ereditato da Iris Warren si traduceva bene con una “terminologia emozionale” e psicologica del Metodo che si era diffuso a partire dal Group Theatre. Tra il 1964 e il 1978, Kristin Linklater ebbe l'occasione di articolare e integrare il suo insegnamento lavorando sul campo. Si venne a creare una fruttuosa collaborazione, come coach vocale, con compagnie americane quali il Tyron Guthrie Theatre sotto la direzione di Sir Tyrone Guthrie, la Lincoln Center Repertory Company sotto la direzione di Robert Whitehead, Harold Clurman e Elia Kazan, l'Open Theatre di Joseph Chaikin e ancora con Peter Kass al New York University Theatre Program (l'attuale Tish School of the Arts).