Sinossi *:
Anastasia è nata a San Nicola dell’Alto, un piccolo paese calabrese di origine arbëreshë, dove ha trascorso la sua adolescenza. Da più di quindici anni, tuttavia, vive a Bologna. In città, la sua vita scorre tranquilla se non fosse per quel costante richiamo alle proprie radici. Due mondi s’incontrano e si confrontano quotidianamente nella sua mente: da una parte Bologna, moderna e visionaria; dall’altra Hora (il paese), un luogo atavico e sospeso nel tempo.
Ogni estate Anastasia affronta il suo lungo viaggio in treno per tornare a casa, attraversando l'Italia da nord a sud, tra cambi, coincidenze e conversazioni, quasi come un rituale sacro verso la propria terra. Questa volta però, Anastasia decide di condividere il viaggio con un'amica. Inizia così un’inaspettata avventura che la porterà ad aprire le porte della sua interiorità e a riscoprire quel mosaico di culture che la contraddistingue.
Durante il percorso emergono molti interrogativi:
Chi custodirà la cultura arbëreshë? Toccherà a lei? Come si evolverà quel sentimento di appartenenza ad una minoranza etnico-linguistica, in un momento storico in cui si tende alla globalizzazione e dove esistono solo legami deboli?
I pensieri e le emozioni di Anastasia sono il punto di partenza di una ricerca sull'identità arbëreshë e sul cambiamento profondo che sta vivendo questa antica comunità.

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