Sinossi *: Il due aprile 1608, nel castello di Strongoli si spegneva all'età di 63 anni, il conte Gian Battista Campitello.
Il feudo fu diviso tra i suoi quattro figli.
Il Castello di Strongoli fu assegnato ad Annibale, che rimase ad abitarlo insieme alla sorella Giovanna.
Il feudo di Casabona andò in dote a Pompeo; il castello di Melissa con tutto il territorio circoscritto fu annesso a Francesco.
Il 22 Agosto dello stesso anno, Francesco con la sua corte, raggiunse Melissa.
Il paese era in festa, canti e balli popolari davano il benvenuto al nuovo padrone.
Francesco Campitello era felice di vedere tanta gente venuta apposta ad acclamarlo, fra tante timide donne rimase particolarmente colpito da Eleonora, una ragazza bellissima, la quale, sentendosi insistentemente osservata dal conte si nascose dietro i familiari.
Il conte chiese subito notizie della fanciulla a Patanè suo cugino fidato, che conosceva bene i luoghi e le persone di quella zona; da lui apprese che la fanciulla era prossima alle nozze con un tal Luigi Vulcano.
Il conte, innamorato della ragazza, decise dapprima di rispettarla affinché lei stessa potesse concedersi liberamente, ma poi ripristinò l’antica usanza dello "jus primae noctis" pur di possederla. A quella notte d’amore per forza risalgono infiniti lutti: Eleonora, rimasta incinta, nascose la figlia Marianna facendola passare per un bambino; il conte accrebbe i suoi soprusi sulla popolazione fino a suscitare la rivolta popolare; Marianna rischiò a sua volta il peggio. Il sogno del Conte di Melissa affondò nella più cupa tragedia.