Sinossi *: I fischi della poesia di Eugenio Montale Avevamo studiato per l'aldilà, trasformata in videopoesia da Simone Massi, sono interpretati alla stregua di quei segnali o suoni che nella vita ci sorprendono come presagi, uno specchio rotto un verso di civetta, presagi di ciò che ci aspetta, un incubo dal quale ci vorremmo risvegliare. L'incubo in questo caso ė la storia del Novecento. E per risvegliarsi dalla realtà, l'unica ė accorgersi di essere tutti "già morti senza saperlo".