Sudestival 2025


Sinossi *:
Il documentario racconta attraverso le parole di un testimone, Primo Polizzi, l’esperienza della detenzione nel lager di Mauthausen. Giacchè non esistono immagini di Polizzi riprese in video, egli ci si rivela per mezzo di una voce fuori campo: un “io” narrante che rievoca l’orrore vissuto nel lager. Il racconto della sua deportazione si appoggia alle immagini del presente, realizzate in una sorta di viaggio senza meta che si compie attraverso le strade della città o della montagna, lambendo i luoghi della vita anteriore, suscitando lampi di memoria che illuminano le visioni del campo di sterminio. A questa narrazione s’incrocia quella della moglie Lina e quella di altri tre sopravvissuti al campo di sterminio. Storie affluenti, che in un gioco di rimandi e di conferme si incrociano alla voce del narratore e si legano al filo della sua testimonianza.
Attraverso le parole di Polizzi, deportato all’età di 19 anni, si dà forma al suo incubo: chi è sopravvissuto al campo di sterminio – egli ci dice – rimane prigioniero per sempre. Un’ossessione ricorrente tra gli ex deportati per i quali l’umiliazione ricevuta, la “vita offesa” è irredimibile.
Della famiglia Polizzi composta da cinque persone: padre, madre, due sorelle e un fratello Primo, quattro furono deportate in campi tedeschi. Il padre deportato a Mauthausen come il figlio non fece ritorno



Note:
La Trilogia della Memoria è composta da tre documentari: "Io sono ancora là" (sulla deportazione a Mauthausen) "Patrioti, Ribelli" (sulla lotta di liberazione in provincia di Parma) e "Eravamo Donne Ribelli" (la resistenza al femminile). I tre documentari sono il primo risultato del progetto Archivi Audiovisivi della Memoria nato con la collaborazione dell'Isrec di Parma e di Effetto Notte, progetto che nel corso di alcuni anni di lavoro ha raccolto le testimonianze di un centinaio di donne e uomini che hanno vissuto gli anni della guerra e della lotta di liberazione.

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