Sinossi *: È a Roma nel 2004 che andai a visitare la mostra fotografica della Pietà di Michelangelo di Robert Hupka in Piazza San Pietro nella sala Braccio di Carlo Magno. Mi ritrovai immerso nel nero assoluto con la sola, unica, stupefacente possibilità, suggerita dallo scenografo Jean-Luc Leguay, di poter dialogare con lo sguardo con la madre di Gesù e con Gesù stesso. […] In quella mostra capii la grandezza dell’opera di Michelangelo. Attraverso di essa l’opera ti parla, ti fa partecipe del dolore della Madonna e ti accorgi che sta avvenendo il miracolo, e cioè che hai capito l’importanza della divinità anche se non credi in Dio. Da quel momento ho pensato che tutto il mondo doveva godere delle mie sensazioni, e trovare la maniera che questo avvenisse. Ma come? In una maniera sola: mettendo queste immagini in cinema. Non era mai stato permesso a nessuno di farlo. Oggi, e siamo nel 2015, mi è stato regalato il privilegio di coronare questo mio sogno.