Sinossi *: La giovane Cecilia giunge a Roma per festeggiare il Bar Mitzvah del suo amico David, la cerimonia ebraica che sancisce il passaggio all’età adulta. I due ragazzi scoprono in casa un misterioso anello d'oro con iniziali sconosciute G.M. nascosto all'interno di un orologio.
Cecilia e David giungono a scoprire così la storia del proprietario dell’anello, Giacomo Moscati, e della sua amicizia con Samuele Pontecorvo, proprietario di un anello identico. Come in una vera e propria investigazione e grazie anche alla visita di alcuni dei luoghi più iconici del ghetto di Roma, tra cui il Museo Ebraico, l’Archivio Storico della Comunità e il Tempio Spagnolo, Cecilia e David, connettono i due anelli al tragico ricatto dell’oro del 1943, arrivando infine a scoprire la storia di Giacomo Moscati.
Note:
Film ispirato alla storia vera di Giacomo Moscati, che da adolescente visse il "Ricatto dell’Oro” nazista agli ebrei di Roma durante l’occupazione del '43.
I fatti storici da cui il cortometraggio prende spunto partono dal settembre del 1943 quando - all’indomani dell’occupazione nazista di Roma - il comandante della Gestapo a Roma Herbert Kappler ordinò ai vertici della Comunità Ebraica di consegnare, in trentasei ore, cinquanta chilogrammi d'oro, pena la deportazione di 200 ebrei. Gli ebrei di Roma si mobilitarono per tentare di salvarsi: tra loro c’era anche Giacomo Moscati, allora adolescente, che volle contribuire con un anello d’oro ricevuto per il suo Bar Mitzvah sui cui erano incise le sue iniziali, G.M.
Nonostante i 50 kg d'oro fossero stati consegnati in tempo, i nazisti entrarono nel ghetto all’alba del 16 ottobre 1943, arrestando 1259 persone. Di questi, dopo alcuni rilasci, 1022 tra adulti e bambini vennero deportati direttamente ai campi di sterminio. Nel 1945, alla fine della guerra, di quel convoglio tornarono vivi solo in sedici, quindici uomini e una donna.