Sinossi *: Dal 1 maggio 2008, al centro della piazza principale di Genk, città del nord del Belgio, è stabilita in modo permanente una alta colonna di marmo bianco, spezzata nel centro da una pietra nera. Questa colonna è opera dell’artista friulano Lucino Fabbro, morto improvvisamente il 22 giugno 2007. La Colonna di Genk sarà la sua ultima opera, e quella forse in cui sarà più forte il rapporto tra il pensiero dell’autore e i fruitori della sua opera. Proprio dal Friuli infatti, dal 1946 al 1956, migliaia di uomini partirono verso il Belgio, disperati, in cerca di una possibilità di sopravvivenza. Le testimonianze e i ricordi di quelli che sono rimasti sono ancora forti.
Oggi a Genk quasi un terzo della popolazione è di origine italiana. Molti di origine friulana. Tra questi molti conservano i ricordi di padri o mariti che hanno speso una vita di lavoro nelle miniere, alcuni di loro dalle miniere non sono mai usciti. La Colonna è stata dedicata a loro che la vedono come un simbolo, perenne, della fatica del lavoro. L’arte ha la pubblica funzione di elevare gli spiriti di coloro che lavorano. E’ un fine e un monito. Quando s’ignora ciò, ci può essere solo decadenza.