Sinossi *:
Volturino di Foggia – 1968. All’arrivo della corriera, il paese intero trattiene il fiato: una donna bellissima ed appariscente si appresta a scendere. Il suo nome è Romano Cecconi.
Inizia così la nostra storia, la storia di un paesino ai confini della Puglia, dove il tempo scorre lentissimo. Volturino sarà sconvolto per sempre dall’arrivo di questa signora, che di Romano porta solo il nome stampato sul documento, ma che ormai per tutti è Romina Cecconi detta Romanina.
Nato in Toscana nel 1941, Romano non è un bambino come gli altri. Sin da giovanissimo sviluppa una spiccata sensibilità femminile che lo porterà a subire umiliazioni di tutti i tipi sino alla condanna al confino in Puglia con l’accusa di essere un soggetto socialmente pericoloso. Qualche mese prima dell’effettiva esecuzione della condanna, Romana scappa a Losanna e si sottopone all’intervento del cambio di sesso. Diventa Romina Cecconi, tranne che per la burocrazia italiana. Nel 1968 arriva dunque a Volturino, donna di fatto ma non di nome in un piccolo paese saldamente ancorato ai valori e ai costumi della cultura contadina.
È da questo confronto fra contrasti che si sviluppano tutti i piccoli episodi ed aneddoti che restituiscono, ad oggi, l’immagine completa di quel che è stato l’incontro tra Romanina e Volturino. Un inaspettato esempio di integrazione sociale raccontato da un punto di vista giovane, irriverente e mai scontato.

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