Sinossi *:
Canfanaro, Istria. Maddalena Braico (Gracjela Kicaj) ha diciotto anni e sogna di diventare una pittrice, ma la Seconda guerra mondiale sconvolge i suoi piani e quelli della sua famiglia. I partigiani titini arrivano in paese e la famiglia Braico deve fuggire. Durante la fuga si trovano coinvolti in uno scontro a fuoco e il fratello di Maddalena, Niccolò (Costantino Seghi), viene colpito. La famiglia Braico, distrutta, trova riparo a Cividale del Friuli dallo zio Giorgio (Fausto Maria Sciarappa). Qui provano a ricominciare, ma non è facile. Antonio (Andrea Pennacchi), il papà di Maddalena, è un medico, ma per sfamare la famiglia comincia a lavorare come semplice operaio. A scuola Maddalena è presa di mira dai nuovi compagni per le sue origini istriane. Un giorno arrivano perfino a strattonarla, ma Leo (Eugenio Franceschini), che è lì di passaggio, riesce a mandarli via. Leo è un ragazzo affascinante e, come Maddalena, ama l’arte e la pittura. I due diventano subito amici e Leo spinge Maddalena a seguire il sogno di diventare un’artista, mentre Antonio vuole che sua figlia pensi alla scuola e a un futuro sicuro. Il legame di Maddalena con Leo diventa così forte che, all’amore per l’arte, si unisce presto quello sentimentale, messo a rischio dagli eventi. Antonio, infatti, trova finalmente lavoro come medico condotto e dovrà nuovamente trasferirsi. Maddalena, invece, non vuole lasciare Leo e, disperata, corre da lui, scoprendo però che il ragazzo è sparito. Delusa, Maddalena abbandona quindi i suoi dipinti e parte con la famiglia. Le disavventure, tuttavia, non sono finite per i Braico che dovranno sopportare altri momenti difficili e anche perdite dolorose. Il tempo intanto passa e i sogni di Maddalena sembrano essere ormai un lontano ricordo. E, mentre l’Italia festeggia la fine del conflitto, Leo ritorna: non ha mai dimenticato Maddalena. I due ragazzi decidono quindi di trasferirsi a Padova, dove finalmente potranno vivere della loro arte. L’allontanamento di Maddalena, però, spezza il cuore di Antonio, che continua a non accettare la vocazione di sua figlia. Ma sarà proprio inseguendo il suo sogno che Maddalena scoprirà la verità su Niccolò, suo fratello. Le storie degli esuli istriani e dalmati, quelle dei dimenticati, saranno il tema al quale Maddalena consacrerà la sua arte, riunendo così tutta la famiglia Braico non solo nel ricordo, ma anche nella speranza di un domani migliore.

Cast

Interpreti:
Andrea Pennacchi (Antonio Braico)
Gracjela Kicaj (Maddalena Braico)
Costantino Seghi (Niccolò Braico)
Eugenio Franceschini (Leo)
Clotilde Sabatino (Bina Braico)
Fausto Maria Sciarappa (Giorgio Braico)
Elisabetta De Palo (Nonna Mimma)
Settimo Palazzo (Miran)
Federico Scridel (Gigi Ferri)
Diego Carli (Romano)
Maurizio Zacchigna (Renzo Giacca)
Lorenzo Acquaviva (Don Ugo)
Ettore Belmondo (Sergio Visentin)
Antonio Buonanno (Maresciallo Capuozzo)
Klarissa Vadenja (Ada)
Gabriel Zama (Elmo)
Fabio Di Lenardo (Saulo Braico (9 anni))
Alessandro Kley (Saulo Braico (11 anni))
Valentina Fiammetta Milan (Italia)
Roberta Colacino (Professoressa Russolo)
Fiamma Visintin (Lucia)
Claudio Mezzelani (Zapelli)
Paolo Fagiolo (Capostazione)
Diego Facciotti (Uomo campo esuli)
Alen Kermac (Capo partigiano titino)
Antonio Veneziano (Carabiniere)
Sandro Pivotti (Tenente carabinieri)

Soggetto:
Maximiliano Hernando Bruno

Sceneggiatura:
Maximiliano Hernando Bruno
Angelo Petrella

Musiche:
Mattia Donna
La Femme Piège

Montaggio:
Luciana Pandolfelli

Costumi:
Enrica Barbano

Scenografia:
Leonardo Conte

Fotografia:
Andrea Doria

Casting:
Stefano Rabbolini
Antonella Perrucci (Casting Associato)

Produttore:
Verdiana Bixio
Alessandro Centenaro
Maximiliano Hernando Bruno

Responsabile editoriale Publispei:
Francesca Primavera

Produzione esecutiva:
Marina De Tiberiis

Produzione Rai:
Giusy Buondonno

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Note:
Liberamente ispirato al romanzo Chi ha paura dell'uomo nero? di Graziella Fiorentin, edizioni Mursia

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