Nato a Padova nel 1969, Andrea Pennacchi dopo la laurea in Lingue intraprende una formazione da attore nel Teatro Popolare di Ricerca della sua città. Grazie all’incontro con il regista Gigi Dall’Aglio, fa esperienza nella scrittura e nella regia teatrale, fino a portare in scena nel 2011, con la regia di Mirko Artuso, i propri testi drammaturgici Imprenditori e Eroi, quest’ultimo finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto e prima parte di una sorta di trilogia sulla guerra completata dai successivi Tri...visualizza tuttoincee: risveglio di primavera e Mio padre: appunti sulla guerra civile. Nel 2013 mette in scena Villan People che debutta al Piccolo Teatro Grassi di Milano, vincendo il Premio Fersen per la regia. Da anni impegnato in lezioni-spettacolo per le scuole, fonda la compagnia Teatro Boxer; è direttore artistico di TerrEvolute - Festival della Bonifica a San Donà di Piave e della manifestazione Odeo days a Padova. Esordisce come attore cinematografico ne La giusta distanza (2007) di Carlo Mazzacurati, con cui lavorerà anche nell’ultimo suo film La sedia della felicità (2013). Nel medesimo periodo inizia a collaborare con il regista Andrea Segre, interpretando diversi ruoli in Io sono Li (2011), La prima neve (2013), Welcome Venice (2021). Numerose sono le sue apparizioni in lungometraggi di successo come Suburra (2015) di Stefano Sollima, Il colore nascosto delle cose (2017) di PREMIO CIAK VERDE - SMAT A ANDREA PENNACCHI Silvio Soldini, e Corro da te (2022) di Riccardo Milani. Per la televisione, oltre ad essere il Ragionier Galli ne Il paradiso delle signore, partecipa a serie come L’Oriana (2015) di Marco Turco, La vita promessa (2018) di Ricky Tognazzi e Petra (2020) di Maria Sole Tognazzi, con cui vince il Nastro D’Argento. Grazie al film Resina (2017), la storia di una piccola comunità montana alle prese con difficoltà economiche e i primi effetti del cambiamento climatico, bisognosa di ritrovare un senso d’unione per affrontare la sfida del domani, inizia una proficua collaborazione con il regista padovano Renzo Carbonera, che lo vuole protagonista del suo secondo film, il post-apocalittico Pluto. Qui l’attore interpreta magistralmente Franco “Chief” Carling, un ex-ufficiale dell’esercito americano in fuga nei boschi delle Alpi, tra ricordi delle guerre mondiali e immagini del rischio atomico; connubio di frammenti e rovine del passato che costituisce uno specchio dell’animo umano e una metafora del suo folle istinto bellico. Sempre molto attivo a teatro, Pennacchi collabora anche con lo scrittore Matteo Righetto, la cui opera è caratterizzata dalla presenza del paesaggio e dalla relazione dell’essere umano con gli elementi della natura. Insieme realizzano lo spettacolo Vaia - Da qui alla Luna, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto e dedicato al disastro ambientale provocato fra Trentino e Veneto dalla tempesta Vaia nel 2018. Infine, i monologhi sull’attualità del suo personaggio detto “Il Pojana”, grossolano imprenditore ospite del programma Propaganda Live su La7, conquistano a pieno titolo l’ammirazione del pubblico.