Sinossi *: Una città dove l’orizzonte non si vede mai, sovrastato dai tetti di case che toccano un cielo spento. È questa la Milano dove si muove Milo De Angelis, poeta, scrittore, critico letterario, nato nel 1951, che nelle sue parole racconta lo spaesamento e l’amore nei confronti di un luogo complesso, enigmatico e vitale, ma anche drammatico. «L’antitesi della città eterna».
La Milano di De Angelis è una Milano che il poeta attraversa guardando dai finestrini di un filobus, il 92, preso ogni mattina per vent’anni, partendo dalla Bovisasca, dove vive in una casa con due finestre, fino alla Casa di reclusione di Opera, il carcere dove De Angelis ha insegnato per moltissimi anni, compiendo una specie di Odissea metropolitana, guardando dai finestrini un panorama che sfila e che si trasforma.