Sinossi *: Fine dell'800. In un’inespugnabile fortezza è rinchiuso, da anni, un solo prigioniero del quale nessuno sa molto, ad eccezione delle sue colpe inenarrabili. La prigione è destinata ad essere demolita alla morte dell’uomo. Giunge sul posto il nuovo capitano della guarnigione, Eugenio, con la moglie Adele ed il figlio settenne, Ottaviano. Adele - giovane donna di estrazione borghese - è una valente pianista e trascorre molto del suo tempo a suonare, senza, tuttavia, riuscire a rendere meno grige le giornate all’interno della fortezza. Fin quando ode, un giorno, una bellissima melodia di violino, proveniente dalla cella del prigioniero: benché, sia possibile scorgerne solo un’ombra che appare gigantesca, è lui a suonare con insospettabile sensibilità. La donna è immediatamente catturata da quella musica e, rispondendo alle note del prigioniero, intreccia con lo stesso un’intensa corrispondenza musicale. Ben presto, la vita di Adele cambia in modo irreversibile - fino a coinvolgere il consorte ed il piccolo Ottaviano - portandola a consumarsi fisicamente e psichicamente, e alla morte. La seguirà, solo pochi giorni dopo, il prigioniero, quasi a volere unire due anime che soltanto la musica ha avuto il potere di ridestare.