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TRIESTE SCI+FIC 17 - L'ultimo sole della notteSinossi *: In un futuro non troppo lontano, l’Italia è sconvolta da una serie di violenze interne a opera di gruppi terroristici non meglio precisati. La situazione da guerra civile, scatenata principalmente da cause sociali, fa parte di un contesto molto più ampio che ha coinvolto tutta l’Europa e successivamente anche la parte orientale del mondo, si tratta nei fatti di una terza guerra mondiale. Il film si concentra su una Zona, una tra tante, creata appositamente come una green zone per “salvaguardare” i valori occidentali dalla distruzione della guerra mondiale.
In queste cittadelle segrete e sorvegliate militarmente, la vita deve continuare al sicuro come se nulla fosse successo, in questo posto la guerra non deve arrivare, neanche gli echi lontani. Gruppi di persone sono selezionati tramite un programma governativo segreto chiamato Progetto ARCA per età, ceto sociale, sesso, formazione, cultura, membri della famiglia, e poi assegnati con la forza alle varie Zone dove bisogna continuare normalmente la propria vita e portare avanti tutte le abitudini come prima. Le cittadelle, le Zone, sono provviste di tutto il necessario, non manca niente, solo che una volta entrati nessuno può uscire. Il film inizia all’interno della Zona 13, quando il progetto ARCA è già fallito e la guerra, in corso, sta per essere persa. All’interno sono rimaste solo poche persone vive, le altre sono morte o sono fuggite, anche perché ai confini non vi è rimasto neppure un militare a sorvegliare. Le strade, le case, le recinzioni, sono tutte abbandonate, spente, chiuse, alcune anche crollate.
I personaggi principali vivono all’interno di un enorme condominio dotato di ogni comfort, di provviste e di acqua che basterebbero per anni, a esclusione di internet che è invece collassato. Il condominio sembra un grande monolite magnetico, una specie di dio primordiale che non li lascia andare via, come un ventre materno sicuro, ma è soprattutto la Zona in generale a tenerli tutti attaccati al loro destino. La loro vita scorre con uguale lentezza dentro il grande condominio, che è sempre scuro e freddo, mentre all’esterno l’ambiente naturale ha ripreso il proprio posto e cresce selvaggio e rigoglioso. Il film alterna passato e presente dei personaggi in un'unica linea narrativa inscindibile. Il passato influenza il presente ma anche il presente è capace di dominare alcuni ricordi del passato. I personaggi dovranno fare i conti con ciò che sono stati e quello che ora sono divenuti.
Qualcuno di loro riuscirà a fuggire e a scoprire cosa c'è oltre le recinzioni abbandonate? E a quale prezzo?