Sinossi *: Madelyn è una donna filippina arrivata in Francia per fare le pulizie negli uffici e nelle case degli altri. Tutti si fidano di Madelyn e le lasciano le chiavi di palazzi bellissimi a cui lei ha però un accesso solo formale. È Madelyn stessa a rimarcare in più momenti la sua estraneità a quegli spazi domestici: “Ho paura a pulire qui!”, riferendosi a una mensola piena di oggetti di design lussuosi. Francoise Verges, in Femminismo Decoloniale, sosteneva chiaramente quanto i servizi di cura e di pulizia siano il prerequisito affinché una società contemporanea tardocapitalista possa continuare a produrre e esistere. Non può esserci finanza, non possono esserci istituzioni, turismo o scuole se non c’è una base di servitù nascosta nell’ombra che mantiene ordinato e pulito tutto questo. I due mondi devono incontrarsi il meno possibile, o comunque incontrarsi solo superficialmente. “Loro mi ritengono parte della famiglia”, dice Madelyn, come dicono molti dei datori di lavoro alle proprie badanti e colf, sentendo sotto sotto il fastidioso rimosso di un rapporto asimmetrico che si è sempre definito servo-padrone.