Sinossi *: Maminka, ma tu ti ricordi quando andavi a Brescia a prendere gli oggetti delle mie scenografie nella stazione delle corriere?
Arrivava l’autista ceco e gli dicevi, per farti riconoscere: Maminka, e lui ti dava i miei pacchi che ti mandavo da Praga.
Più volte ti racconto questa nostra storia, inizio a descriverti i paesaggi imbiancati che abbiamo visto, provo a raccontarti tutto come se fosse una fiaba perché tu le hai sempre amate.
Nessuno sa nulla sul coma e nessuno ha una soluzione, anche se siamo riusciti ad andare sulla luna.
Il coma è una parola corta ma che può durare settimane, mesi, anni.
Nella saletta accanto ho iniziato a pensare egoisticamente come convincerti a ritornare vicino a me: quanti pensieri su questa poltrona azzurra di finta pelle, che avendo un buco puzza di gommapiuma.
Mi sono ripromessa di scriverti, di tenere un diario aggiornato delle cose che accadono, perché un giorno tu possa, se lo vorrai, conoscere tutto il tuo coraggio e la tua tenacia.