Sinossi *:
Il film "Mario Tobino, per le Antiche Mura", scritto e diretto da Maria Erica Pacileo, è un omaggio al grande psichiatra e scrittore Mario Tobino (Viareggio 1910 – Agrigento 1991). Attraverso un attento lirismo registico, Maria Erica Pacileo ci racconta la disumanità della follia e l’umanità dei malati: due elementi narrati magistralmente da Tobino nei quattro romanzi dedicati al suo lavoro di psichiatra presso l’ospedale di Maggiano, vicino a Lucca, dove Tobino ‘abitò’ in quelle due minuscole stanze di ‘Casa Medici’ dal 1943 al 1980, e dove operò come primario del reparto femminile. Nel film si alternano numerose voci, prima fra tutte quella di Isabella Tobino, a testimoniare il grande valore letterario e scientifico di Tobino, che verso la fine della sua carriera contrappose il proprio pensiero a quello di Basaglia. Molti anni dopo, questa diatriba intellettuale ci mostra quanto i due psichiatri fossero guidati dalla stessa intenzione: quella dell’amore per i ‘malati di mente’. Lo stesso amore che sta al centro della ‘cura’, e che Tobino confessò al mondo intero nel 1953, in occasione della pubblicazione del suo capolavoro ‘Le libere donne di Magliano’, dove a gran voce dichiarava: ‘Anche i matti son creature degne d’amore!’

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