Sinossi *: La Natura, addormentata nella stasi invernale, deve essere risvegliata dagli uomini attraverso il sacrificio di un albero che viene abbattuto, scorticato, trasportato in cima ad un picco montano e, infine, arso. La Natura viene scossa dal dolore e dallo sgomento provati dall'albero in modo che si risvegli, l'inverno finisca, le piante possano dare i loro frutti e il ciclo vitale possa proseguire.
Note:
Il 1° di maggio è una delle più importanti date del calendario popolare europeo e vede lo svolgersi di una serie di cerimonie tradizionali legate al taglio di alberi verdi, alla loro processione nei villaggi e in luoghi impervi dove, infine, vengono solitamente arsi. Lo scopo di tali rituali è legato al ruolo vivificante svolto dagli spiriti racchiusi negli alberi e al loro legame con la madre Natura; l'intenzione delle cerimonie è quella di portare al paese le benedizioni degli spiriti arborei e di segnare il passaggio dalla stagione invernale a quella estiva, portatrice di messi e frutti.
Tali tradizioni, di lontane origini animiste pagane sono sopravvissute in epoca medioevale ai tentativi delle chiesa cattolica di cancellarle, ma stanno lentamente scomparendo, vittime della dimenticanza e della modernità. Scopo del documentarista è di conservare e diffondere, attraverso il mezzo cinematografico, il senso profondo di questi rituali e il patrimonio culturale immateriale delle popolazioni che ancora li attuano.
Il rituale del Mas attuato a Ponte Nossa, nel Bergamasco, conserva i caratteri primordiali della cerimonia, che si scandisce lungo tre momenti a distanza di alcune settimane l'uno dall'altro, ed è un patrimonio culturale della valle Seriana che deve essere salvato