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NAPOLI EDEN - Il ritratto di un'artistaSinossi *: L'intero racconto è l'avventura dell’artista napoletana Annalaura di Luggo che si accinge ad affrontare la città di Napoli per l’istallazione di sue opere gigantesche, realizzate utilizzando scarti di alluminio riciclato. La scelta dell'alluminio, materiale simbolico nella logica del recupero e della trasformazione della materia ci ha consentito di costruire l’esile trama di questo lungometraggio, affiancando in parallelo le gesta e la costruzione delle opere dell'Artista a quelle degli scugnizzi dei quartieri spagnoli. Il contrasto fra questi due mondi diversi ed opposti sfocerà in un’interessante collaborazione, magari solo una tregua, ma forse anche l'inizio di un amalgama che ha a che fare con la crescita e la speranza. Il tutto in nome dell'arte. Perché così come Annalaura per costruire le sue opere gira per i depositi in cerca di scarti scintillanti del metallo da lei voluto, i ragazzini dei quartieri raccolgono vecchi giocattoli ed altra immondizia abbandonata affianco ai cassonetti della città ,trasformandola poi in sorprendenti sculture, sotto la guida dell’artigiano-falegname Salvatore Iodice.
Napoli Eden vuole sensibilizzare sulla tutela dell'ambiente attraverso il tema del riciclo dell'alluminio e vuole trasferire una visione di un riscatto ed una rinascita etica e culturale di Napoli facendo leva sull’inclusione sociale degli “scugnizzi” dei quartieri spagnoli, coinvolti dall’artista nella costruzione di un albero alternativo e scintillante classificato come uno dei 3 alberi più belli d’Italia con quello di Roma e Milano.
Oltre ai ragazzi giovani, tre personaggi adulti dei quartieri selezionati dall’artista hanno posato davanti alla sua macchina fotografica per uno scatto delle loro iridi che sono state incluse nell’opera Geminus collocata al centro vicoli napoletani con l’intento di trasferire una “nuova visione”, quella di un cambiamento radicale di mentalità, dove i vicoli non sono più teatro di scontri e violenza, ma luogo di accoglienza e interesse per il turismo internazionale.
Questo progetto cinematografico, unico nel suo genere, è proiettato ad ispirare i nostri giovani verso nuove linee istruttive e culturali stimolando un fenomeno emulativo di ragazzini dei quartieri che hanno imparato da questa esperienza il valore del lavoro, dell'impegno e della collaborazione positiva in un progetto comune, animato dalla voglia di un riscatto da quell'immagine degradante e falsa che gli è stata attribuita da prodotti cinematografici di cui tutti abbiamo triste consapevolezza.
Il Soprintendente ai beni culturali della città di Napoli Luciano Garella, Eugenio Bennato, Nino Frassica ed Enzo Gragnaniello sono solo alcuni dei nomi che hanno prestato la loro immagine nel film per supportare la ricomposizione doverosa dell’immagine positiva di Napoli e dei suoi abitanti, il tutto coadiuvato da spettacolari immagini del Palazzo Reale, della Cappella San Severo, del Chiostro di Santa Chiara e da ineguagliabili spaccati panoramici della città e dei ferventi Quartieri Spagnoli.