Sinossi *:
Il viaggio di Simonetta Agnello Hornby e di suo figlio George parte da Roma, dal Foro Italico, con le sue colossali statue di atleti che esaltano la bellezza, la forza, la virilità, l’abilità e la perfezione, ossia il “mens sana in corpore sano” tanto esaltato dal fascismo. Eppure, proprio a Roma sono nate nel 1960 le Paralimpiadi: nella piscina dei Mosaici nel complesso del Foro, Simonetta e George incontrano uno dei partecipanti dei Giochi per disabili tenutisi nel 1981, il nuotatore Roberto Valori, nato senza gambe e senza un braccio, campione paralimpico a Barcellona 1992 e attualmente presidente della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico).
È invece Filippo Tenaglia, programmatore informatico amante dello sport diventato non vedente a causa di una malattia, ad accompagnarli al Centro Sant’Alessio, ex istituto/convitto in cui venivano ricoverati e cresciuti bambini ciechi e poveri, e poi all’Ara Pacis, dove è presente un percorso tattile-sensoriale per permettere ai non vedenti di godere dell’arte che il luogo custodisce. Nell’hotel che li ospita, madre e figlio incontrano Simona Anedda, infaticabile viaggiatrice malata di Sclerosi Multipla, che le ha tolto l’uso delle gambe ma non la voglia di vivere e di scoprire il mondo.

La seconda città dello speciale viaggio è Firenze: prima alla Ruota degli Esposti, presso lo “Spedale degli Innocenti”, dove migliaia di neonati indesiderati sono stati abbandonati per quattro secoli; poi agli Uffizi, dove George incontra la sua amica, Manuela Migliaccio, bellissima ragazza che ha perso l’uso delle gambe in seguito a un incidente. La storica dell’arte Marylinda Pacenti è la loro guida alla Galleria delle Statue e delle Pitture dove analizzeranno i canoni della bellezza e discuteranno dell’armonia, dell’imperfezione e del non finito che diventa capolavoro. I tre riflettono su come i disabili venivano considerati nel passato e sul trattamento a loro riservato alla corte dei Medici, ammirando il Ritratto di Federico da Montefeltro di Piero della Francesca, la Primavera e la Nascita di Venere di Botticelli, l’Annunciazione e l’Adorazione dei Magi di Leonardo.

Simonetta nel frattempo si reca al Gabinetto dei Disegni, dove sono conservati i disegni preparatori dei più grandi artisti, con studi sulle proporzioni, il corpo e la natura umana, concentrandosi in particolare sullo Studio di uno storpio (Vannini) e Testa di un vecchio e di un giovane (Leonardo). Madre e figlio scoprono la raffigurazione della disabilità nell’arte presso la Galleria Palatina, ammirando il Ritratto di nano con mazza ferrata e cane (Anonimo pittore fiorentino della prima metà XVII secolo) e Due cantastorie vagabondi (ambito olandese, secolo XVII). Termine del percorso fiorentino è il Giardino di Boboli, dove si trova la Fontana del Bacchino di Valerio Cioli raffigurante l'obeso nano Morgante.

Il viaggio punta poi a Nord, in Liguria, dove un veliero nelle acque de La Spezia è il luogo d’incontro con Daniele Regolo, imprenditore di successo non udente dalla nascita e velista, impegnato nell’aiutare i disabili a trovare l’impiego adatto alle loro attitudini.

Il documentario si chiude ad Acqui Terme con un’immagine emblematica: George, nonostante la malattia che lo obbliga a vedere la vita dal basso della sedia a rotelle, guarderà per una volta il mondo dall’alto. E sarà una sorpresa anche per Simonetta.

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