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Intervista a Donatella Finocchiaro sul film Viaggio Segreto


Intervista all'attrice Donatella Finocchiaro, interprete della parte di Anna Olivieri nel film "Viaggio Segreto" di Roberto Andň


Intervista a Donatella Finocchiaro sul film Viaggio Segreto
"Anna Olivieri", Donatella Finocchiaro
Anna e’ un personaggio che ha sentito particolarmente vicina?
Donatella Finocchiaro: Si, credo che sia una donna diversa rispetto a quelle che ho interpretato recentemente, e’ piu’ aperta, solare, simile a quella che io sono davvero nella vita. Interpretare qualcuno che ti somiglia spesso diventa piu’ semplice, anche se questo non vuol dire che devi essere completamente te stessa. E’un personaggio bellissimo questa agente immobiliare che entra in una vicenda familiare complessa rivelandosi decisiva per Leo e per i suoi meccanismi psicologici, una chiave attraverso cui si apre una porta, la donna che rappresenta un’apertura verso la luce per il complesso protagonista che grazie a lei uscira’ dal suo tunnel e cambiera’ davvero superando finalmente il trauma della sua infanzia.
Anna e’ una ragazza-madre con una bambina di sette anni, affronta la vita come viene, si industria con diversi piccoli lavori ed e’ una donna positiva, ricca di energia sana e piena di vitalita’. Ma non e’ che all’improvviso si metta a cantare e ballare, resta comunque sempre ben ancorata alle atmosfere del giallo-thriller che si racconta ed alle sue sfumature.

Che ruolo ha questa donna nella vicenda?
Donatella Finocchiaro: Anna si trova a dover risolvere un mistero perche’- una volta incaricata da Harold di indagare su tutto quello che riguarda il passato della la famiglia che abitava la casa che lui vuole acqusitare- entrera’ in contatto con Leo che vuole impedirne la vendita per evitare un trauma a sua sorella. I due si conoscono e si piacciono, ma timidamente perche’ Leo ha evidentemente problemi di comunicazione con l’altro sesso, non essendo lui un uomo spavaldo dopo un primo contatto sara’ lei ad andargli incontro, invitandolo a casa sua dopo una crisi di asma, accogliendolo ed invitandolo a mangiare in un primo contatto grazie a cui potranno parlarsi, conoscersi e piacersi. E’una donna aperta verso il prossimo, tranquilla, naturale e disinvolta mentre Leo nonostante sia uno psicologo abituato a parlare dei problemi altrui ha un’incomunicabilita’ di fondo che gli rende difficili i rapporti umani, e’ riservato compresso e chiuso.

Che rapporto si e’ creato col regista e che cosa ricorda piu’ volentieri di questo
set?

Donatella Finocchiaro: Bellissimo, in un primo tempo arrivavo sul set cercando di capire anche con la testa quello che succede in scena e chiedendomi cosa dovesse fare il personaggio ma con lui ho capito che non bisogna farsi troppe domande. Roberto ha avuto molta pazienza, bisogna darsi delle risposte in proprio oltre che richiederle al regista ma oltre alla stima reciproca c’e’ bisogno di fiducia totale. Si e’ instaurata una bella intesa anche con gli attori, primo fra tutti Alessio Boni, mi ha impressionato moltissimo Emir Kusturica che ha grande carisma, sembra un attore consumato che recita da sempre, ha uno sguardo pieno di forza ed energia. Abbiamo dato vita a dei dialoghi molto belli ed intense, allo stesso modo di quanto avvenuto per un’altra scena con Roberto Herlitzka, che nel ruolo del prete da’ un’altra conferma del suo enorme talento. Su questo set- dove tra l’altro ho girato una scena bellissima sulla fantastica Scala dei Turchi ad Agrigento- ho avuto la fortuna di fare del cinema cosi’ come andrebbe fatto sempre e sono certa che a parte le diversita’ di struttura di racconto l’adattamento del libro sia riuscito perche’ ne mantiene lo spirito.

26/10/2006