Festival dei Popoli: report 1 DICEMBRE 2006
La prima giornata della 47. Edizione del Festival dei Popoli si apre alla Facoltà di Architettura S. Verdiana di Firenze con la Sezione "Spazio Architettura Immagine". Sono tutti documentari in collaborazione con il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell'Universitá di Firenze incentrati sull’architettura e su tematiche urbanistiche. "Ciudad Dormida" (2005, Spagna, 10') di Alfonso Rodriguez descrive una città dormitorio ed è ambientato alla periferia di Madrid. In 10' il regista fa addentrare lo spettatore in una città deserta. Vi sono immagini senza persone di cancelli che si aprono e chiudone ed annaffiatoi che si accendono nei parchi. Si continua con "Radioballet - Zerstreute Öffentlichkei" (2003, Germania, 12' 30'') di Maren Grimm, Olaf Sobczak, Christina Witz, ambientato nella stazione ferroviaria di Amburgo. Lo speaker della stazione fa muovere delle comparse a suo piacimento. Vi è una privatizzazione dello spazio pubblico. L'immagine è scarna ed essenziale e le comparse riescono ad andare a tempo, guardate dall'incredulità generale della gente. E' altoparlante della stazione che detta gli ordini e la gente esegue e balla anche al ritmo di una musica tecno. Le riprese sono state effettuate il 5 maggio 2002 e solo la "voce" ufficiale della stazione che annuncia un treno per Stoccarda fa finire la finta "esercitazione" Un buon esempio di interazione sociologica. Di seguito inizia "Taipei 4-Way" (2005, Taipei, 62') di C. Jay Shin, Hsian-Fu Lu, Chun-Hsiung Wang, Chun-Hui Wu, un documentario in quattro parti sulla megalopoli asiatica: è il prodotto di quattro artisti visivi provenienti da diverse discipline: animazione, installazione, documentario e cinema sperimentale. Viene documentata una città caotica con molti con contrasti tra urbanizzazione e povertà, tra occidentalizzazione e conservatorismo delle tradizioni. Taipei è una "polis" frenetica, ricca di contrasti, dove l'urbanizzazione ha preso il sopravvento sulle persone. Macchine, caos e grandi marchi fanno da padroni. Nella quarta parte parlano su un'immagine sfuocata della città delle persone del luogo. Emblematiche le frasi: "Taipei è un supermercato di notte", "New York è simile a Taipei" e "Però, sono una persona di Taipei". Il tutto è girato con una DV Camera in digitale. Ultimo film della mattinata alla Facoltà d'Architettura è "Q2P (Look at the Toilet... See the City)" (2006, India, 54') di Paromita Vohra. Parla delle donne indiane e del problema delle toilette (in India vi sono 70.000.000 di persone senza bagno in casa). Per il gentil sesso non vi sono molti bagni pubblici disponibili. Il bagno diventa per loro un'ossessione. L'unica salvezza per le caste povere sembra il "cono magico", un accessorio per fare pipì in piedi come gli uomini da applicare alla vagina. E' un documentario sui gabinetti e la città, che dettano il classismo a Bombay tra i quartieri ricchi e i cosidetti N.D.C.M. (zone povere). Nella città vi è anche un museo ("Sulabh Toilette Museum") sui bagni, documentato dalla regista! Le toilette diventano il tema su cui discutere, che poi è quello sulla divisione in caste della società indiana.
Nel pomeriggio le proiezioni si spostano al Cinema Atelier Alfieri. C'è "Babooska" (2005, Italia/Austria, 100') di Tizza Covi, Rainer Frimmel, con la regista presente in sala insieme a Ralph Palca (direttore "Nuovo Cinema Austria"). E' un belllissima pellicola sul mondo circense, visto non dai soliti stereotipi, ma da nella loro vita quotiadina, nel loro pellegrinare da una meta all'altra. Molto interessante, una nuova visione di questo tipo di lavoro e di persone che vivono quotidianamente questo stile di vita errante...
01/12/2006
Simone Pinchiorri