Angelo Frezza: "Convincere la Cucinotta a spogliarsi è stata dura"
Come è nata l’idea di ambientare il film a Prato e perché tra tante la scelta è caduta proprio su questa città?
Angelo Frezza: Premetto che a Prato ho girato un altro film: “Il Torturatore”. Già in quell’occasione avevo trovato la città disponibile e accogliente. Per “
Sweet Sweet Marja” Prato e Viareggio ci sono sembrate perfette, idonee per un film a basso costo senza sconti sulla bellezza degli esterni; in più una delle prime persone che ha creduto nel film è stato proprio un pratese, che ringrazio, il dottor Duradoni.
Nel film recita Maria Grazia Cucinotta, qual è il suo ruolo e come è nato l’ingaggio dell’attrice nel cast?
Angelo Frezza: Maria Grazia è una co-protagonista, interpreta il ruolo di Katia, la moglie di Corrado. Dico una co-protagonista perché non c’è un vero personaggio principale nella storia, si tratta di una commedia corale, di tante vite che si incontrano per una serie di coincidenze. Per quanto riguarda l’ingaggio, è stata la stessa Cucinotta a candidarsi. Dopo aver letto la sceneggiatura mi ha chiesto di recitare nel film. Quel giorno ho pensato che se un’attrice come Maria Grazia aveva manifestato interesse per il film, allora ne sarebbe uscito qualcosa di buono.
C’è stato un momento di panico durante le riprese a Prato?
Angelo Frezza: A girare con la macchina da presa nei vicoli del centro ce la siamo vista brutta. In più, il film è ambientato il 14 di agosto, per strada non doveva esserci un’anima, abbiamo mobilitato l’intero centro per isolare lo spazio della ripresa.
E sul cast c’è qualche aneddoto? In genere se ne vedono di tutti i colori….
Angelo Frezza: Nel film c’è una scena di streap tease interpretata da Maria Grazia. Confesso che è stata dura convincerla a girarla. Non è il suo genere, non si sentiva all’altezza, non voleva restare in lingerie insomma. Poi è andata benissimo”.
Passiamo al suo ruolo di sceneggiatore e regista. Come si fa una commedia oggi e quali i trucchi per far ridere la gente?
Angelo Frezza: Mi reputo un estimatore della commedia, soprattutto inglese e americana. Far ridere la gente non è affatto una cosa facile, devi creare qualcosa di fresco, originale, spontaneo. Direi che la forza di un film a prescindere dal genere risieda in tutti i suoi attori, non mi riferisco solo agli interpreti ma a tutti coloro che rendono possibile la realizzazione della pellicola: la produzione, gli scenografi, i costumisti, i montatori, insomma tutto lo staff tecnico e artistico.
Un pizzico di sincerità: può dirmi un pregio e un difetto del film?
Angelo Frezza: Tutti i film hanno qualche difetto tecnico, quando alla fine vai a rivedere una pellicola come prodotto, esce fuori sempre qualche imperfezione. Quanto ai pregi, lascio la parola ai critici. Speriamo siano più applausi che fischi.
22/02/2007
Miriam Monteleone