Conferenza Stampa (Milano, 21/02/2008): Il Mattino ha l'Oro in Bocca
La storia di una dipendenza (quella dal gioco d’azzardo) e insieme l’avventura umana e professionale, vissuta a cavallo degli anni Ottanta, di un giovane deejay pieno di talento, poi diventato famoso (Marco Baldini, il conduttore radiofonico e l’inseparabile spalla comica di Fiorello). Al termine della proiezione per la stampa organizzata al
Cinema Odeon di Milano, Elio Germano, Laura Chiatti e il regista Francesco Patierno (quello dell’ottimo "
Pater Familias") incontrano i giornalisti per discutere del film. Tratto dal libro "
Il Giocatore (ogni scommessa è un debito)", pubblicato nel 2005 da
Baldini&Castoldi, e scritto dallo stesso Baldini, "
Il Mattino ha l’Oro in Bocca" è stato girato per metà a Firenze (città nella quale il protagonista è nato e cresciuto) e per metà a Milano (dove Baldini va a vivere e a lavorare, ingaggiato da radio Deejay). Frutto di un attento lavoro di documentazione e confronto tra gli attori, il regista, lo stesso Baldini e il sottobosco umano degli scommettitori e dei giocatori d’azzardo, il film tenta di raccontare la curiosa, e a tratti tragica parabola individuale del protagonista sia e, insieme, l’affresco di un’epoca (molte sequenze sono girate nei veri studi milanesi di radio Deejay). Il risultato, a prima vista, sembra essere molto al di sotto delle aspettative. Il timbro complessivo, anche se il regista Patierno assicura di aver voluto mantenere le distanze da certa fiction televisiva, resta illustrativo e genericamente didascalico. Dubbia anche la decisione di far interpretare a degli attori i ruoli di personaggi noti della radio milanese (Dario Vergassola impersona nientemeno che Claudio Cecchetto). Forse sarebbe stato più opportuno affidarsi a dei cameo con i personaggi “veri” in carne e ossa. E poi, perché Elio Germano, nella prima parte del film, recita in romanesco in mezzo alla famiglia fiorentina?
22/02/2008, 09:00
Riccardo Lascialfari