Festival de Cannes 2008: mer 14 / Sean Penn "giudice contestatore"

Una passerella “sfarzosa” e super griffata, un presidente di giuria “contestatore” ed un film sulla cecità hanno aperto la 61. Edizione del Festival International du Film de Cannes. Così possiamo riassumere in poche battute il primo giorno sulla croisette di Cannes. Sugli scalini del montèe des marches non sono mancate le star, da Jilianne Moore a Natalie Portman, da Moran Atias ad Ornella Muti, da Cate Blanchett ad Eva Longoria, da Faye Dunaway a Gillian Anderson, che hanno sfilato sul red carpet con gioielli e vestiti super griffati. Su tutte ha colto l'attenzione l'abito di Bar Rafaeli, modella ed attrice, con chiffon e ben 209 diamanti realizzato da Ferretti e Chopard, che il 22 maggio sarà messo all'asta per l'AMREF. La cerimonia d'apertura è stata contraddistinta dalle dichiarazioni del presidente della giuria Sean Penn, che ha contestato apertamente gli Stati Uniti: “Il mondo è pieno di sconquassi e catastrofi e tutti paesi, USA compresi hanno in mano il destino di molte popolazioni ed ancora “George W. Bush sta attuando una politica stupida e cattiva, è la politica del diavolo”. Penn ha, poi, parlato del candidato premier statunitense Barak Obama: “La sua voglia di cambiamento e passione possono cambiare l'America ed aiutarla a farla ripartire...La sua sconfitta significherebbe per il nostro paese una sentenza di morte”. Tornando al cinema vero e proprio è stato proiettato ieri il primo film in concorso, “Blindness” di Fernando Mereilles, tratto dall'omonimo romanzo di Saramago. La pellicola narra la strana epidemia che colpisce, rendendoli “non vedenti”, gli abitanti di una imprecisata città. (“Blindness”, cioè “Cecità”). Per questo sono rinchiusi in un opsedale dove solo una donna, interpretata da Julianne Moore, riesce a vedere, fingendosi “cieca” per stare accanto al marito. Il film racchiude un metafora sulla vita e sul mondo: bisogna essere ciechi per poter vedere con occhi nuovi la vita...