Festival di Roma 2008: Va in scena la famiglia De Sica!
Padre e figlio con sullo sfondo il ricordo del grande nonno Vittorio è la sintesi della rappresentazione cinematografica dello spettacolo "
Parlami di Me" per la regia di Brando De Sica, che ha filmato la performance del padre Christian durante la data fiorentina al Teatro Verdi. Tramite sette telecamere, il giovane rampollo di una delle più grandi dinastie del cinema italiano, si è cimentato per la prima volta in un'opera di lungometraggio, dopo i cortometraggi girati negli Stati Uniti.
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Sono cresciuto con i film di mio padre come Yuppies e Vacanze di Natale. Quando guardavo da piccolo con mia sorella questi film papà ci sembrava un cartone animato. In Parlami con Me, dove abbiamo lavorato insieme, ho notato la grande professionalità di mio padre sul set e girare insieme è stato com un gioco e ci siamo divertiti molto", ha detto Brando De Sica in conferenza stampa, che, poi, ha raccontato la sua esperienza alla scuola statunitense di cinema
USC (
University of Southern California): "
All'USC danno l'opportunità di studiare di pari passi tutta la realizzazione di un film. Prima non sapevo cosa fosse, per esempio, il sound design. Quindi frequentando questa scuola ho potuto utilizzare tutte le tecniche che avevo imparato per Parlami di Me. Sul set mi sono accorto che ogni membro della produzione parlavo il mio stesso linguaggio". Oltre alle note positive ha parlato anche del suo momento difficile avuto in america: "
Una mattina avevo deciso di mollare tutto. Mi mancava la mia ragazza, i miei sei cani ed i miei genitori. Invece di entrare in classe volevo uscire dalla porta di servizio. Quando l'ho aprta ho trovato davanti a me David Lynch, che mi haportato in una stanza e mi ha spiegato i suoi metodi di meditazione trascendaentale, che ho fatto mia e tramite questa pratica mi sono fatto forza ed ho finito i miei studi". Sul nonno Vittorio ha aggiunto: "
Le mie favole da bambino sono stati i film del nonno, specie Umberto D, dove si ritrova tutta la sua sensibilità. Quando sono nato mio nonno era già morto è l'ho conosciuto solo tramite le sue opere ed i suoi oggetti, come i panama ed i principe di galles. Mi manca tanto non averlo conosciuto. Ho dedicato il film a mia nonna Maria, perchè è anziana e le voglio tanto bene"
Brando ha poi risposto alle accuse di "nepotismo" mosse da una parte della stampa sulla scelta dei film italiani in concorso: "
Questa storia del nepotismo è assurda. Essere il filio di... a volte non agevola, perchè devi sempre dimostrare quello che vali. Per questo a 18 anni sono andato a studiare a Los Angeles, perchè bisogna portare rispetto verso questo lavoro. Io voglio fare il regista, perchè questa è la mia passione. Viviamo in uno stato nepotista. In molte categorie lavorative esiste questa cosa. Prendete i ristoratori, vi sono generazioni familiari di questa categoria ed è un lustro per l'attività che sia portata avanti da anni dlle stesse persone. I De Sica fanno cinema dal 1901, da quando è nato mio nonno. Poi sarà il pubblico e la critica a giudicare il mio lavoro".
Per quanto riguarda i progetti futuri, De Sica jr. vuole portare sul grande schermo il romanzo di Giuttari "
Il Mostro. Anatomia di un Indagine", sulla pista esoterica legata agli omicidi del
Mostro di Firenze.
Per concludere Christian De Sica ha dichiarato di voler cedere la regia cinematografica del suo spettaccolo al figlio perchè "
era giusto dare l'opportunità ad un ragazzo di 25 anni di poter realizzare il suo sogno" e perchè era rimasto particolarmente colpito dai corti di Brando, in particolare: "
The Man Who Wanted To Go To Mars".
24/10/2008, 16:00
Simone Pinchiorri